Gestione delle deiezioni canine in città: buone pratiche per Comuni e parchi

Gestione delle deiezioni canine in città: buone pratiche per Comuni e parchi

La qualità di un quartiere si vede anche da qui. Se organizzi bene la raccolta delle deiezioni canine, i viali restano puliti, i reclami calano e i parchi diventano più piacevoli. Non basta aggiungere cestini a caso. Servono scelte chiare, attrezzature robuste, una routine semplice e una comunicazione onesta con chi usa gli spazi.

Perché farlo bene

Un sistema curato migliora igiene e immagine. I visitatori si fermano più volentieri nei parchi. Gli uffici rispondono a meno segnalazioni e possono concentrarsi su ciò che conta. Se lavori in un Comune o gestisci un parco, questo è un progetto che si sente subito sul campo.

Dove mettere le postazioni

La domanda giusta non è quanti cestini installare, ma dove. Gli ingressi dei parchi, le aree cani, i percorsi molto usati e i punti di passaggio obbligati funzionano meglio. Tieni le postazioni in vista, a pochi metri dagli accessi, e distribuiscile lungo i sentieri con una cadenza regolare. Evita i perimetri dei parchi gioco. Una segnaletica semplice con un pittogramma chiaro guida il gesto senza bisogno di testi lunghi.

Quale attrezzatura scegliere

La soluzione più pratica unisce dispenser di sacchetti e contenitore nello stesso punto. Il dispenser deve erogare un solo sacchetto per volta, avere una serratura solida e abbastanza scorte per i giorni di punta. Il contenitore rende di più con un’apertura chiusa che nasconde il contenuto e attenua gli odori. Dentro deve essere facile da svuotare. All’esterno prediligi metallo zincato o acciaio inox con verniciatura a polveri. Se puoi, aggiungi finitura anti-graffiti e fissaggi robusti. Anche l’occhio vuole la sua parte: colori e grafiche in linea con l’identità del Comune rendono la postazione parte dell’arredo urbano.

Come gestire il servizio

La routine è il cuore del progetto. Definisci itinerari di svuotamento e rifornimento con frequenze diverse in base alla stagione e ai weekend. Non aspettare la piena totale. Mantieni un margine che eviti fuoriuscite e odori. Pulisci l’esterno con un detergente neutro durante i giri. Standardizza la dotazione degli operatori con guanti, pinze, sacchi di ricambio e rotoli di sacchetti. Nei punti più usati aggiungi un QR code per segnalare in un attimo un problema. Quando la squadra interviene in fretta, i cittadini se ne accorgono.

Parlare con i cittadini

Una città pulita si costruisce insieme. Al momento dell’installazione spiega cosa cambia e perché. Bastano pochi canali ben scelti: cartelli agli ingressi, un post sui social del Comune, una breve nota alla stampa locale. Il tono fa la differenza. Ringrazia chi collabora e mostra esempi positivi. Durante l’anno ricorda le regole in estate, durante grandi eventi o giornate dedicate agli animali. Coinvolgi ambulatori veterinari, associazioni e educatori cinofili per diffondere buone abitudini in modo capillare.

Come partire

Nelle prime settimane mappa i percorsi più usati. Scegli pochi criteri semplici: visibilità, distanza regolare tra le postazioni, accesso comodo per chi svuota. Seleziona l’attrezzatura, organizza i giri, prepara una comunicazione essenziale e lancia un quartiere pilota. Dopo il primo mese raccogli feedback sul campo e aggiusta. Nel trimestre successivo estendi con calma, senza perdere qualità. Meglio meno postazioni curate che tante lasciate a se stesse.

Una città pulita

La gestione delle deiezioni canine non è un dettaglio. È un servizio pubblico ad alto impatto percepito. Con postazioni robuste e ben posizionate, una routine chiara e una comunicazione rispettosa trasformi un problema ricorrente in un gesto quotidiano di cura. Il risultato si vede e si sente: spazi più puliti, cittadini più sereni, parchi più accoglienti per tutti.

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